Domanda:
Si può diventare giornalisti professionisti anche senza essere iscritti all'ordine dei giornalisti ?
Luca
2014-02-11 09:15:01 UTC
Salve, ho 17 anni e il sogno di diventare giornalista nell'ambito sportivo. La domanda è semplice: si può esercitare la professione di giornalista (PROFESSIONISTA, e non pubblicista) anche senza essere iscritti all'Ordine nazionale ?
In caso di sì, qual'è la strada migliore ? Io, per esempio, sto facendo esperienza (da 3 mesi) su un blog sportivo dove scrivo su calcio/motori, cos'altro potrei fare per coltivare il mio sogno ? E' possibile, inoltre, contattare qualche giornale locale per scrivere anche gratis ? Anche senza esperienze, o non ti considerano nemmeno ?

In poche parole, si può partire da siti web (poco conosciuti, non la 'gazzetta' sia chiaro) o da giornali locali e fare domanda per lavorare nei media più importanti ? Grazie a tutti :)
Cinque risposte:
aldebaran
2014-02-11 12:13:34 UTC
Si può venire pagati per scrivere su una testata anche senza contratto di lavoro da giornalista (ad esempio con un contratto del settore grafico) ma non si godono dei vantaggi del contratto da giornalista riguardo ad esempio l’orario di lavoro (il grafico bolla la cartolina, il giornalista no), la libertà di movimento (il grafico quando è al lavoro deve essere in uffcio, il giornalista no) e, soprattutto non si ha il segreto professionale.
?
2014-02-11 11:22:21 UTC
Puoi scrivere su un giornale ed essere pagato anche senza nessuna iscrizione: lo consente la Costituzione (art 21, libertà di espressione). Ma non puoi dire che sei "un giornalista". La qualifica è infatti riservata agli iscritti all'Ordine (nei cinque elenchi: Professionisti, Pubblicisti, Praticanti, Stranieri ed Elenco speciale).

Di seguito trovi un appunto che invio sempre a chi mi chiede come si diventa giornalisti.

Ciao

Luigi BricoBriciola MI

Per diventare giornalista bastano un paio d'ore.



Un paio d'ore al giorno, naturalmente.

Qualsiasi lavoro o studio tu stia facendo, investile in questo progetto. Due quotidiani al giorno: Sole24ore e quello tipico della tua città.

Comprati il Dizionario grammaticale della De Agostini: costa una decina di Euro ed è grande come un telefonino. Ogni tanto apri una pagina a caso e impara. Portatelo dietro ovunque tu vada. Ogni parola nuova che senti, te la studi, sul vocabolario o anche google. Lo Zingarelli registra circa 1500 neologismi all’anno.

Impara a memoria l’uso degli accenti (acuti e gravi), l’uso del che e l’uso delle maiuscole. Sono tre paginette in tutto.

Ti intendi in particolare di qualche argomento? Guarda con google tutte le testate che ne trattano. Poi leggi, leggi, leggi. Raccogli, controlla, verifica, confronta, colleziona. Quindi contatta qualche sito, scegliendo quelli di qualità, e scrivi, apprezza, contesta, integra, precisa, chiedi, complimentati ... ma non tirare fuori un Euro di tasca tua.

Ricontrolla la grammatica, la sintassi, le maiuscole, le minuscole, le ripetizioni. Usa lo stesso identico stile grafico della testata. Ci sono giornali che, se scrivi, per esempio, I.N.P.S. invece di Inps, ti impiccano! Se usi k e x invece di chi e per, c’è l’ergastolo.

Se firmi con prima il cognome e poi il nome, non leggono nemmeno le prime tre parole.

Se vai sul sito http://www.banchetempo-flash.it/images/stories/pdf/GP%20-%20Scrivere%2012P%20-%20Appunti%20di%20scrittura%20giornalistica.pdf,

trovi un volumetto di poche pagine, stampabile in fronte retro. Si chiama Scrivere per la stampa.

Per i corsi, fìdati soltanto di quelli organizzati direttamente dall'Ordine dei Giornalisti. Gli indirizzi regionali sono in www.odg.it. Ce ne sono da 18 mesi fino a 5 anni. A volte ci vuole già una laurea di base. Più o meno vanno bene tutte. Consiglierei proprio di evitare quelle in Comunicazione. Segui anche le nuove leggi in materia sui siti che ti segnalo.

Due cose non bellissime. Primo: anche se fai esattamente tutto quello che ho scritto, le possibilità sono, forse, 5 su cento. Secondo: in Italia ci sono 100 mila giornalisti, tra professionisti, pubblicisti e praticanti. Moltissimi disoccupati o sottopagati.

Ma, per chi lo ha desiderato come me e te, può essere il più bel mestiere del mondo.



Ti consiglio altri quattro siti.

Ciao e augurissimi!

Luigi BricoBriciola

Giornalista pubblicista in Milano dal 1979

Fonti:

www.mestierediscrivere.it

www.odg.it

www.francoabruzzo.it

www.piccoligiornalisti.it
marco
2016-11-29 08:10:18 UTC
Pubblica gratuitamente un tuo articolo su Top of Make Money…

…e guadagnerai soldi con la pubblicità.



http://topofmakemoney.blogspot.it/2016/02/pubblica-il-tuo-metodo.html
anonymous
2014-02-12 04:59:05 UTC
Se ricordo bene per sostenere l'esame di professionista devi avere un'attività professionale retribuita di almeno due anni. Se trovi un giornale che ti assume e ti paga per due anni senza essere neanche pubblicista ipoteticamente credo di si, ma chi lo fa?

Ciao

Fabio
?
2014-02-11 10:36:38 UTC
Come si diventa giornalista professionista?



La strada per diventare un giornalista professionista non è certo facile, richiede impegno e determinazione. “Giornalista professionista” è colui che esercita l’attività giornalistica in maniera continuativa ed esclusiva, a differenza del “pubblicista”, che invece può svolgere anche altri tipi di impieghi. Per accedere all’albo dei giornalisti professionisti, istituito presso l’Ordine dei Giornalisti, è necessario possedere alcuni requisiti specifici e superare un esame di idoneità professionale, dopo aver svolto almeno 18 mesi di pratica giornalistica.



Praticantato da giornalista



Il primo passo per accedere alla professione giornalistica vera e propria è quello di iscriversi nel “registro dei praticanti”, istituito presso il Consiglio dell’Ordine dei Giornalisti della regione in cui si risiede. Tra i requisiti per l’iscrizione a tale registro c’è la maggiore età e l’aver superato un esame di cultura generale se si è in possesso di un titolo di studio che sia inferiore al diploma di scuola media superiore.



Questo assunto risulta un po’ anacronistico, se si considera che la maggior parte di chi si avvicina a questa professione possiede una laurea, a volta anche molto specifica.



Essere praticante giornalista significa frequentare per almeno 24 mesi una redazione giornalistica (può trattarsi di radio, televisione, quotidiano, o anche un’agenzia di stampa), purchè a diffusione nazionale, e che al proprio interno abbia come redattori ordinari almeno quattro giornalisti professionisti. Se invece si tratta di un periodico a diffusione nazionale, il numero di giornalisti professionisti da ricomprendere come redattori ordinari è sei.



Dopo aver svolto la pratica, l’aspirante giornalista può inoltrare domanda al direttore responsabile, che gli rilascerà una dichiarazione sull’attività che è stata svolta. Nel registro dei praticanti non si può restare iscritti per più di tre anni.



Iscrizione all’albo dei giornalisti professionisti



Per iscriversi all’albo dei giornalisti professionisti è necessario aver compiuto 21 anni, essere iscritto nel registro dei praticanti, aver compiuto la pratica giornalistica per almeno due anni in modo continuativo, ed infine aver superato un esame di idoneità professionale.



Tale esame consta di una prova scritta ed una orale, si tiene a Roma e in genere si organizzano due sessioni durante l’anno. La prova scritta prevede: lo svolgimento di un articolo giornalistico su temi di attualità che il candidato potrà scegliere tra quelli (non meno di 6) proposti dalla commissione, che vertono su tali argomenti: sport, cultura, politica interna, spettacolo, politica estera, cronaca, economia; lo svolgimento di un questionario riguardante la deontologia professionale e l’esercizio dell’attività giornalistica.



Il questionario è a risposta aperta, e il candidato dovrà rispondere in modo pertinente e corretto; ed infine la sintesi di un testo giornalistico o di un articolo, a scelta tra quelli proposti dalla commissione esaminatrice. Se si supera la prova scritta, si può accedere a quella orale. Questa consiste in un colloquio, durante il quale il candidato è invitato ad esporre le sue conoscenze sulle regole della professione, le leggi in materia di giornalismo e i principi etici cui si ispira l’attività del giornalista.



La commissione esprime la valutazione circa gli elaborati, tenendo conto di una serie di elementi, quali la chiarezza nell’esposizione, la struttura dell’elaborato, la forma, lo stile, il contenuto. Il Consiglio dell’Ordine dei Giornalisti ha deliberato, dal 1990, la possibilità di accesso all’esame anche da parte di chi ha frequentato una delle scuole di giornalismo riconosciute dall’Ordine stesso, che abbiano durata almeno biennale. Attualmente le scuole riconosciute sono 21, in tutta Italia.



In genere a queste scuole si accede previa superamento di una prova attitudinale, poiché prevedono un numero limitato di allievi.


Questo contenuto è stato originariamente pubblicato su Y! Answers, un sito di domande e risposte chiuso nel 2021.
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